Le due atlete, cresciute tra le file dell’AV Brazzale, Elena Bellò e Federica Del Buono, escono a testa alta dalla loro prima olimpiade in carriera seppur con qualche rammarico per il mancato personale che, però, è solo rimandato. La prima, in forza alle Fiamme Azzurre, conclude sesta nella prima delle tre semifinali degli 800 con il crono di 2’02”35. La gara si rivela fin da subito tattica con le atlete che viaggiano in gruppo fino ai 300 metri finali dove inizia il forcing della jamaicana Goule e la britannica Reekie con Bellò che si trova in fondo al gruppo ma è protagonista di una buona volata che le consente di recuperare due posizioni. Peccato per il passaggio lento a metà gara che non le ha consentito di attaccare il muro dei due minuti. Questa mattina è scesa in pista anche Federica Del Buono (Carabinieri), cresciuta come Bellò tra le file dell’AV Brazzale, al via della prima delle tre batterie dei 1500 metri. Come nel caso di Bellò la prova si sviluppa su ritmi lenti con un cambio di ritmo poco dopo metà gara che sfila il gruppo di atlete. La vicentina fa una buona volata e chiude con un ultimo 500 metri molto veloce siglando il nuovo stagionale di 4’07”70, un tempo che non correva dal 2014, anno del suo primato di 4’05”32. Del Buono conclude 11° nella sua batteria, 29° complessiva. In una gara più veloce avrebbe avuto maggiori possibilità di passare il turno. Una crescita continua di anno in anno per Bellò con la partecipazione alla sua prima olimpiade, una carriera in rampo di lancio; un gradito ritorno quello di Del Buono che in questa olimpiade getta le basi per risultati importanti. L’AV Brazzale è orgogliosa delle sue esponenti, si congratula con loro e con i rispettivi tecnici.
