Gli scarti fanno scivolare dal podio le allieve a cui non bastano gli exploit di Bellon, Pento e Zambonini. Tra i maschi che chiudono quinti l’acuto porta la firma di Turatello con 7m04 nel lungo
Qualche rammarico per i verdetti dati dalla classifica a squadre finale, ma è festa grande per la società organizzatrice Atletica Vicentina, che nella seconda giornata dei campionati italiani allievi/e ha dato spettacolo e in alcune occasioni ha stupito. L’avventura tricolore degli arancioni under 18 si chiude con il quinto posto dell’AV Noaro Costruzioni dietro ai vincitori, Fiamme Gialle, a Riccardi Milano, Studentesca Cariri e Cus Palermo, avanti di soli sei punti rispetto a Turatello e compagni. Grande show dell’AV Banco Desio Veneto, che fino all’ultima gara ha soffiato sul collo della Cariri, che alla fine l’ha spuntata per cinque punti ottenendo il terzo gradino del podio. Nel punteggio complessivo delle venti gare il computo tra Rieti e Vicenza era eguale. Lo scarto dei due peggiori risultati ha relegato al quarto posto le vicentine. Al primo posto, la Fondiaria Sai e argento per l’Italgest. Comunque eccezionali le allieve, trascinate nella mattinata da un salto strepitoso a quota 3.50m di Francesca Bellon che nell’asta è giunta seconda realizzando anche il nuovo record di società. Al maschile, stratosferico Francesco Turatello, l’oro di giornata, che nel lungo ha saltato 7.04, eguagliando il personale, e commettendo un nullo che valeva oltre i 7.30m. Per la Noaro Costruzioni bene anche Avancini, quarto nel
martello, Motta, quarto nei 3000m e Scolaro, quinto negli 800m. Per l’AV in rosa, splendidi gli argenti conquistati da Silvia Pento negli 800m e da Daniela Zambonini nel giavellotto entrambe al primato personale. Bronzo di notevole spessore per Alice Grigolato nel disco. Ottima anche la prova della 4x400m che ha chiuso in quarta posizione con il crono di 4’05”83. Moltissimi i primati personali siglati dai più giovani portacolori della terza forza italiana dell’atletica nazionale sicuramente favoriti da un Campo Perraro finalmente degno di ospitare un evento così importante sul piano nazionale che valorizza lo straordinario valore del movimento atletico vicentino.
I risultati femminili – AV Banco Desio Veneto
È Laura Professione ad aprire le danze con il sesto posto nei 400hs (1’08”94) primato personale conquistato con il brivido di una rovinosa caduta sulla linea del traguardo che non le ha impedito di conquistare punti preziosi per la squadra, poi tocca ad Alice Grigolato nella pedana del disco. Il bronzo è frutto di un lancio, il quinto, che raggiunge i 32.26m. Nei 3000m, Federica Del Buono coglie il settimo posto in 11’22”19. Grande gara quella dell’asta, in cui la spunta
per cinque centimetri la portacolori della Cariri Roberta Bruni, che supera quota 3.55m. Ma è strepitosa la serie di salti che porta Francesca Bellon, allenata da Ampelio Pillan, a superare nuovamente se stessa realizzando un bellissimo salto a 3.50m, che oltre ad essere il nuovo record personale è anche il nuovo record sociale. Altro personaggio da copertina è Silvia Pento, che va a prendersi l’argento negli 800m in 2’18”73 realizzando una rimonta che per
poco non vale l’oro. Una maturità da veterana espressa dalla giovanissima Pento favorita dall’esperienza dello zio-allentare Diego Zocca. Nel lungo, nona Elisabetta Nardin con la misura di 4.88m. Applausi a scena aperta per il pubblico arancione anche nel giavellotto per l’argento anche Daniela Zambonini che proprio con il sesto lancio, a 42.45m, si assicura la seconda posizione dietro alla triestina Clean migliorando di 3 metri il precedente limite.
Bella prova nei 200m della scledense Francesca Scapin, la prima arrivata della sua serie, che con 26”38 è giunta sesta anch’essa al primato personale. Protagoniste di un’ottima prova nella 4x400m Reginato, Sartore, Pento ed Esposito che hanno chiuso quarte in 4’05”83.
I risultati maschili – AV Noaro Costruzioni
Procedendo con ordine, fa il suo dovere Pietro Avancini, che scagliando il disco a 52.20m conquista il quarto posto. Il già citato Francesco Turatello è stato senz’altro il mattatore di giornata: nel lungo ha vinto l’oro con un meraviglioso salto a 7.04m, misura già saltata in precedenza dall’allievo allenato dal tecnico Lorenzo Zoccante. Turatello, che prima dei salti di finale ha strappato applausi per un salto, nullo di pochissimo, oltre la linea dei 7.30m, non ha concluso la gara per un infortunio che è parso comunque non serio. Turatello nella prima giornata aveva colto il bronzo nei cento e aveva contribuito al quinto posto della 4×100 con l’oro del triplo Alessandro Berto, i golden boy dell’AV.
Antonio Gallo ha corso il giro di pista con ostacoli in 1’00”38 giungendo decimo. Bene Alessandro Motta, che nei 3000m ha chiuso in quarta posizione con il tempo di 9’14”08. Nell’alto, si è sacrificato Alessandro Berto, che ha saltato 1.70m cercando di sostituire lo sfortunato Ivan De Tomasi infortunatosi alla vigilia dell’evento. Quinta piazza per Michele Scolaro negli 800m con 1’59”08 sigla anch’egli il nuovo limite personale e nel peso è giunto settimo Eros Chemello con 12.63m. Nei 200m, Ram Peretti ha tagliato il traguardo in 23”99. Sesti gli staffettisti della 4x400m Favretto, Scolaro, Morini, Gallo in 3’32”31.