Nel corso della stagione 2018 hanno conseguito il traguardo importante della laurea anche gli atleti Matteo Beria, Francesco Battistello e Andrea Fortuna.
Beria ha conseguito la laurea triennale, con il punteggio di 107, in Scienze e Tecnologie per l’ambiente presso l’Università di Studi di Padova con una tesi inerente all’utilizzo di una sostanza, un biostimolante, che stimola naturalmente l’espressione genica di una una pianta (nel caso specifico la barbabietola da zucchero) per renderla più resistente a fattori di stress e per ridurre l’uso dei fertilizzanti e pesticidi. Nel 2018 Beria ha conquistato l’oro ai Giochi del Mediterraneo U23 e l’obiettivo per il 2019 sono le Universiadi che si terranno a Napoli.
Il consigliere e saltatore Francesco Battistello si è laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di Padova con una tesi dal titolo “Caratterizzazione microstrutturale e meccanica di ruote forgiate in lega di magnesio”. Nel settore automotive si stanno utilizzando sempre di più leghe leggere perché sono in grado di ridurre le masse delle auto e moto a tutto vantaggio dei consumi e delle prestazioni. le leghe di magnesio sono molto più leggere dei diversi acciai e anche più leggere delle leghe di alluminio. La tesi ha visto effettuare diverse prove meccaniche e di analisi strutturali al fine di evidenziare differenze o criticità nelle due leghe analizzate, una più comune e più economica rispetto una seconda più costosa e con migliori proprietà a temperature più elevate. Battistello ha iniziato il percorso magistrale in Ingegneria dell’Innovazione del prodotto presso il Dipartimento di tecnica e gestione dei sistemi industriali a Vicenza. Nel corso del 2018 Battistello ha ottenuto il personale nel lungo (7m14) e nel triplo (15m07).
Il mezzofondista Andrea Fortuna ha conseguito il titolo di Dottore in Medicina presso l’Università degli Studi di Padova a pieni voti. Ha sviluppato una ricerca, dal titolo “Utilizzo di edaravone nel trattamento della sclerosi laterale amiotrofica: studio osservazionale in una coorte di pazienti del nord est italiano”, inerente all’utilizzo di un nuovo farmaco giapponese per il trattamento della sclerosi laterale amiotrofica chiamato edaravone. Attualmente sta svolgendo il tirocinio per l’esame di stato e sta portando avanti il progetto che aveva iniziato a Padova con la tesi. Ha lavorato anche alla realizzazione di un poster sull’edaravone, presentato al Simposio Sla di Glasgow, che dovrebbe essere pubblicato.