Il team vicentino ha fatto ricorso alla Fidal per recuperare il gap di 9 punti
sugli oltre 22.000 che per ora assegna il diritto alla finale scudetto al Cus Cagliari
Inizia ad assumere i contorni del giallo estivo la vicenda che vede coinvolta la squadra femminile assoluta dell’Atletica Vicentina Frattin Auto che non abbandona l’idea di disputare la finale scudetto che si disputerà a fine settembre a Sulmona.
I fatti dicono che le ragazze vicentine nel corso delle due fasi regionali di qualificazioni raggiungono il punteggio stratosferico di 22.488 che per la dirigenza societaria sembra ampiamente sufficiente per entrare nella finale scudetto 2011 nella finestra che il regolamento lascia a due delle dodici pretendenti al tricolore non in base ai piazzamenti ottenuti nelle finali 2010 (le prime otto classificate della finale principale e le prime due della finale cadetta) ma in base ai migliori punteggi ottenuti nelle fasi preliminari della stagione in corso. Le classifiche ufficiose indicano però che la compagine del Cus Cagliari, presieduta da Rossi – vicepresidente nazionale della Fidal – supera l’AV sul filo di lana per appena 9 punti.
Una rivalutazione dei punteggi realizzati e dei criteri di ammissibilità fa capire ad AV di aver interpretato in maniera sin troppo restrittiva le norme sull’impiego delle atlete della categoria allieve e pertanto il 24 luglio parte una missiva nella quale si chiede alla commissione di composizione delle classifiche di rivedere il punteggio dichiarato mediante il sistema dell’autocertificazione. Nello specifico si richiede l’inclusione della prestazione dell’allieva Ottavia Cestonaro nel salto triplo ottenuta nel corso dei mondiali allievi/e di Lille (essendosi svoltisi in contemporanea con la seconda fase di qualificazione dei societari assoluti la Fidal aveva emanato una circolare che ammetteva l’assorbimento di tale risultato). AV, forte di una crescente credibilità su scala nazionale alla luce dei notevoli risultati incamerati negli ultimi anni, agisce anche coinvolgendo il comitato regionale veneto per ottenere le dovute attenzioni in sede centrale.
Dopo una settimana giunge la risposta federale che sostanzialmente afferma la bontà sostanziale della richiesta (ammissibilità implicita del punteggio della Cestonaro e quindi oltre 90 punti in più per AV) ma esprime il diniego della revisione in quanto per soli due giorni era scaduto il termine indicato dalla segreteria per le istanze di revisione. A poche ore dalla comunicazione vengono pubblicate le classifiche definitive che confermano Cagliari nella principale finale e Vicenza nella finale cadetta.
A questo punto Atletica Vicentina prepara una richiesta di revisione alla Fidal delle classifiche definitive con il contributo dei dirigenti Enrico Vivian, che setaccia i regolamenti federali fino ad individuare una norma che sostanzialmente impone alla Federazione di agire anche in via autonoma per correggere (in negativo ma anche in positivo) i punteggi indicati dalle società in sede di autocertificazione e di Christian Zovico che contesta sulla base di un’ampia argomentazione giuridica l’interpretazione dei termini per le richieste di revisione delle classifiche. In sostanza se le classifiche non sono ancora definitive il margine per integrarle esiste potendo ritenere il termine come ordinatorio e non perentorio. Alla Fidal l’incombenza di rigettare la nuova istanza del sodalizio vicentino con il rischio di un ricorso in sede di giustizia sportiva che potrebbe portare anche al blocco dei campionati in questione o di riconoscere i meriti ottenuti sul campo da AV e darle l’opportunità di disputare la prima finale scudetto assoluta femminile della sua storia.