Si ferma a 45 metri il giavellotto della Casarotto
Straordinario Beria che in semifinale vola al nuovo primato di 52”18 nei 400 hs
Finisce male l’avventura mondiale della giavellottista vicentina Ilaria Casarotto che nella finalissima iridata ottiene la peggior misura stagionale. Nessun rimprovero per lei che al primo anno di categoria si era presentata al grande evento come primatista mondiale stagionale. 45m57 la misura che la relega all’undicesimo posto nella gara poi vinta dall’australiana Little capace di 61m47 seguita dalla cubana Aguilar 59m94.
La vicentina, che in genere si esalta nelle occasioni che contano, qui finisce svuotata e delusa: nemmeno il caso di festeggiare il ruolo di portabandiera della rappresentativa azzurra all’EYOF di Utrecht, comunicatole ieri sera ufficialmente dal CONI. In Olanda potrà però esserci una pronta occasione di riscatto che tutto lo sport vicentino le augura di trovare.
Dopo la bellissima prova in mattinata di Elena Bellò, brillantemente ammessa alla semifinale degli 800 metri col nuovo primato di 2’10”00, ha riacceso l’entusiasmo dei tifosi arancioni l’ennesimo exploit di Matteo Beria che – pur non centrando la finale – nella semifinale ha corso con uno stratosferico 52”18. Presentatosi a questi mondiali con il crono di 53”33 ottenuto tre settimane fa a Modena, l’ostacolista allenato dal duo Zoccante-Muraro, aveva debuttato ieri in semifinale con una prestazione notevole di 53”00. L’ulteriore miglioramento odierno, che lo vede complessivamente decimo al mondo come crono, testimonia l’enorme potenziale di questo giovanissimo ostacolista capace di esprimersi al meglio in un contesto così prestigioso.