Bravo anche Galvan che torna a ruggire nei 400 e in 4×400
Federica c’è ed eccome! Una Del Buono che a 19 anni e mezzo si presenta senza timori di sorta a vestire per la prima volta la maglia nella nazionale maggiore conquista un brillantissimo quarto posto nei 1500 metri al cospetto di atlete mature che difendevano i colori dei migliori dodici team europei.
La vicentina (GS Forestale-AV Frattin Auto) ha lottato con i denti contribuendo assieme all’altro vicentino Matteo Galvan (quinto nei 400 e condottiero della 4×400) – in gara con Federica lo scorso settembre alla finale dei societari assoluti per i colori arancioni – alla permanenza del team Italia nell’elite dell’atletica continentale.
Un’Italia solida e orgogliosa che rovescia nella seconda giornata la brutta classifica della finale Super League dell’Europeo per Nazioni, risalendo dal decimo al settimo posto (lo stesso occupato a Gateshead un anno fa) e scacciando l’incubo retrocessione emerso ieri. Nessuna vittoria individuale per uomini e donne in maglia azzurra, ma una serie di prestazioni di assoluto livello, e di piazzamenti sul podio o dalle sue parti.
Ecco il commento tratto dal sito della Fidal che esalta il carattere e le enormi qualità della mezzofondista berica.
“Il talento si misura da tante cose. Segnali, che vanno dall’atteggiamento in gara, al modo di parlare. E che sono tutti presenti in Federica Del Buono. La baby vicentina, 19 anni e mezzo, chiude al quarto posto la sua prima gara in Nazionale assoluta, dimostrando una capacità di leggere le gare, anche le più difficili come questa, migliore di tante veterane del mezzofondo. La prima parte di corsa è lentissima, con passaggi di poco inferiori ai 3 minuti ai 1000 metri. La Del Buono è lì, nel gruppo di testa, presente a se stessa. Quando, ai 1100 metri, arriva uno strattone che per poco non la fa cadere, non fa una piega: si riassetta, esce allo scoperto, e va in testa. Incurante di tempi di accredito e palmarès internazionali. Sul rettilineo conclusivo, con la svedese Abeba Aregawi che svolge il compito come da previsioni (prima in 4.14.20), la Del Buono non molla, fino al quarto posto finale, in 4:16.01. “Peccato per il tempo – esordisce in un modo che disorienta – mi sarebbe piaciuto correre una gara meno tattica. Ma il quarto posto mi soddisfa, quello sì”. Meno male. “Sono andata davanti – continua – per evitare di spendere energie, o di cadere”. A precisa domanda, risponde: “Sì, credo di avere nelle gambe un tempo migliore a quello che ho fatto quest’anno (4:12.65, ndr), spero inferiore ai 4:10. Ora correrò gli 800, sento di poter valere il personale”.