Tre atleti dell’AV alla partenza della suggestiva ultramaratona sull’appennino tosco-emiliano
Passa attraverso sentieri tra i boschi, salite faticose e continui saliscendi la rivincita dell’ultramaratoneta dell’Atletica Vicentina Adriano Arzenton, che il 1° maggio sarà tra i partenti della seconda edizione della Abbot’s Way, ovvero 130 km e 6000 metri di dislivello sull’Appennino Tosco-Emiliano tra Pontremoli e Bobbio, lungo un tracciato ricco di storia, che riporta agli abati irlandesi che 1400 anni fa seguirono le stesse strade. Percorso dalle caratteristiche tecniche non ideali per Arzenton, come lo stesso atleta berico afferma: “Mi sono reso conto che non sono particolarmente adatto al trail, specialità squisitamente tecnica sia per quanto riguarda le salite, sia nelle discese, spesso pericolose, nelle quali se non si è esperti non si riesce certamente a correre; inoltre come è noto amo il caldo, mentre in queste corse ad una certa altitudine verso sera e di notte fa logicamente freddo”. Ciò nonostante, Arzenton è quanto mai deciso a riscattarsi dopo l’ultima sfortunata prova di Gran Canaria: “ho imparato la lezione e anche se dovesse essere la mia ultima gara trail, dal momento che mi sono iscritto, voglio onorarla e arrivare fino in fondo per riscattare la recente Transgrancanaria”.
Allo start, previsto alle sei di mattina, saranno presenti anche altri due atleti dell’AV, i coniugi Raffaella M. Greco e Giovanni Masenello, per affrontare la gara entro un limite orario di 30 ore, assieme agli altri trecento concorrenti che correranno divisi in tappa unica e, contemporaneamente, anche in due tappe di circa 60 km l’una come nella prima edizione del 2009.