Si è svolto un convegno promosso dall’Assessorato regionale Formazione e Lavoro per evidenziare la capacità del team arancione di vincere e formare
“I risultati mi avevano stupito e così ho chiesto alla società Atletica Vicentina di monitorare le prestazioni sportive con quelle scolastiche. Ne è emerso che le due cose vanno di pari passo perché la disciplina sportiva, in particolare l’atletica, forma il carattere e disciplina anche lo studio. Da qui i risultati di eccellenza che ci sono dimostrati dalla ricerca che ora servirà alla Regione Veneto anche per programmare iniziative scolastiche perché, probabilmente, favorendo un certo tipo di sport otterremo anche un’elevazione del rendimento scolastico”. Lo ha detto l’Assessore regionale all’istruzione e formazione Elena Donazzan intervenuta al convegno “Atletica Vicentina, realtà formativa d’eccellenza nazionale” tenutosi all’Auditorium dell’Università di Vicenza lunedì 25 giugno nel complesso della Fondazione Studi Universitari berica, all’indomani della finale scudetto allievi/e di Milano dove AV Frattin Auto ha ottenuto il secondo posto con gli allievi e il quarto con le allieve.
Promosso dalla Regione del Veneto – Assessorato alla Formazione e al lavoro il convegno ha visto la partecipazione anche di Gianna Miola, vice Direttore generale Ufficio Scolastico Regionale, Carlo Terrin, Direttore Fondazione Studi Universitari Vicenza e Paolo Vivian, Delegato del Presidente di Confindustria Vicenza per l’Università e di Christian Zovico, presidente di Atletica Vicentina che ha ricordato come “‘Atletica Vicentina’ sia la prima forza dell’atletica leggera nel Veneto con 250 atleti tesserati tra i 16 e i 35 anni e la terza in Italia per i risultati complessivi ottenuti nei campionati di società”.
Vi hanno preso parte tra gli altri il presidente regionale della Fidal Paolo Valente, il presidente del Coni Provinciale e Assessore allo Sport del Comune di Vicenza Umberto Nicolai e il consigliere federale Osvaldo Zucchetta.
Una delle migliori atlete della società vicentina è Ottavia Cestonaro pluricampionessa italiana di lungo, triplo e prove multiple, promossa con ottimi voti alla quarta liceo; negli ultimi due anni ha ottenuto medie superiori ai 90/100. “Credo – ha detto la giovanissima campionessa – che chi pratica l’atletica leggera possa conciliarla con la scuola e lo studio. A dimostrazione di ciò non ci sono solo io ma tanti altri atleti di Atletica Vicentina che hanno avuto notevoli medie scolastiche e considerevoli rendimenti sportivi”.
Il dato fondamentale che emerge dall’indagine conoscitiva è rappresentato dal fatto che più aumenta il rendimento agonistico e più tende ad aumentare la media scolastica.
Lo si nota sia da molti profili individuali degli atleti e delle atlete arancioni sia dalle medie di squadra.
Ragionando sulle compagini allievi/e si è visto che nella squadra femminile che ha vinto lo scudetto nel 2011 la media tra le atlete che hanno portato i punteggi necessari per il titolo tricolore è pari a 79,90/100. Gli allievi, terzi nella medesima finale hanno avuto un riscontro del 77,5/100. Le squadre under 18 che nel 2010 avevano ottenuto nella finale andata in scena a Vicenza il quarto posto con le allieve e il quinto con gli allievi avevano registrato rispettivamente 75/100 e 74/100.
L’indagine ha riguardato anche le formazioni under 23 che nel 2010 sono giunte settima (femminile) e decima (maschile) evidenziando che negli atleti/e frequentanti l’università spesso si riscontrano medie superiori ai 27/100 rispettando ampiamente le tempistiche dei corsi di laurea.
La riflessione che Atletica Vicentina ha lanciato al proprio sistema territoriale di riferimento riguarda la necessità di valorizzare le realtà sportive che nell’abbinare ottimi risultati individuali con altrettanto importanti risultati di squadra coltivino giovani che nell’unire alti rendimenti scolastici un domani saranno brillanti protagonisti nel mondo del lavoro.
Gianna Miola è intervenuta sul come si possono valorizzare le eccellenze. «I giovani sono il capitale umano e attraverso lo sport, l´atletica in particolare, danno un bellissimo esempio di responsabilità. Oggi il 75 per cento delle conoscenze dei ragazzi non provengono dalla scuola. Bisogna impegnarsi per mettere in contatto tra loro i mondi che ruotano attorno ai giovani. In particolare, la scuola deve dialogare con altre realtà, come lo sport. Le competenze in ambito sportivo devono essere riconosciute dal mondo della scuola. E su questo c´è ancora molto da lavorare. Spesso, specie nei licei, ci sono pregiudizi nei confronti di chi pratica lo sport».
Carlo Terrin ha espresso un augurio: «Spero che questi ragazzi vengano ad usare le proprie menti in queste aule e magari creeremo il Cus anche nella città del Palladio». Paolo Vivian ha puntato sul concetto di autoimprenditorialità che è bene che entri nella cultura dei ragazzi con la logica di crescere autoresponsabilizzandosi per essere più pronti un domani alle altre sfide della vita.
FotoAlbum evento, a cura di Enrico Vivian:
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