Si svolti i Mondiali assoluti a Budapest con tre atleti a battersi con i migliori: Ottavia Cestonaro, Elena Bellò e Ossama Meskle. Ottavia Cestonaro (Carabinieri/AV Brazzale) cresciuti tra le file arancioni chiude l’esperienza azzurra con il decimo posto con la misura di 14.05 alla sua prima finale mondiale. Per Cestonaro, allenata dal papà Sergio, un po’ di rammarico nelle sue parole “L’analisi della gara è abbastanza semplice: il primo salto è stato non perfetto ma oltre i 14 metri, il secondo è stato nullo di pochissimo ed era attorno al mio personale, nel terzo salto non mi sono sentita le gambe, la colpa è solo mia. Sto lavorando tanto da quando ho cambiato la gamba di stacco ed è un altro mondo, è stato molto difficile riabituarsi. Ho lavorato e sto lavorando tanto. Probabilmente se va così è perché sono destinata a dover resistere di più per raggiungere i miei traguardi. Io non mollo, ringrazio il mio gruppo sportivo, i Carabinieri, e l’equipe che lavora con me. Spero di fare il personale prima della fine della stagione, perché c’è, ce l’ho nelle gambe e la condizione fisica è sicuramente buona”. Ottavia nelle qualificazioni aveva saltato il suo stagionale con 14.20 misura molto vicina al suo primato personale di 14.22 e si aspettava di poter siglare il suo nuovo personale. Gara vinta dalla campionessa venezuelana Yulimar Rojas con 15.08 ottenuto al sesto salto, precedendo l’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk con 15.00 e la cubana Leyanis Perez Hernandez con 14.96.
Si ferma alle qualificazioni l’esperienza azzurra per i mezzofondisti. Ossama Meslek in gara nei 1500 rimane fuori dalla semifinale per un posto. L’atleta dell’AV Brazzale nella quarta batteria chiude settimo con il crono di 3’35″12, terzo miglior crono in carriera; passavano il turno i primi sei. «Ci speravo molto ad accedere la semifinale ho lavorato tanto per questi mondiali e la preparazione è andata bene. Ho cercato di posizionarmi bene durante la gara, nel finale ho provato a rimontare ma non è bastato. È andata così. Ora c’è tanto da lavorare in vista del 2024, anno olimpico e degli Europei di Roma». Non soddisfatta l’ottocentista Elena Bellò (Fiamme Azzurre/AV Brazzale) che non accede alle semifinali, era necessario entrare nei primi quattro posti. Bellò chiude quinta nella prima batteria con il crono di 2’01”26.