La Del Buono si avvicina al personale ma non basta per la finale
Pino nel ruolo di riserva quartetto della 4×100
Per arrivare in finale avrebbe dovuto limare ben nove secondi al proprio primato personale ma Federica Del Buono esce a testa alta dal mondiale juniores di Barcellona dai 1500 metri.
4’28”66 il crono di Fede, allenata da mamma Rossella Gramola, a sette decimi dal tempo realizzato a Caprino Veronese che le aveva dato il pass per la rassegna iridata in terra spagnolo. La vicentina ha corso nella terza e conclusiva batteria di qualificazione dopo aver visto i mostri del pianeta correre abbondantemente sotto i 4’10” nelle prime batterie.
La terza serie si è corsa con ritmi più tattici delle prime due con un’andatura congeniale alle speranze della Del Buono. L’atleta è apparsa però intimorita fino ai 1000 metri, non aggredendo i vari gruppi che si formavano con passaggi da 2’22” agli 800 metri e 3’01” ai 1000. Nei 500 metri finali il ritmo dell’azzurrina è aumentato ma a quel punto l’unico obiettivo possibile era quello di limare il proprio primato.
Nella classifica complessiva è 27^ e il ripescaggio era pura utopia: si passa in finale con 4’18”30, ma c’è una buona rappresentanza europea, con la serba Amela Terzic – una che calca le scene internazionali da quando aveva 14 anni – possibile pretendente al podio per intaccare la supremazia africana nel mezzofondo.
Sempre in chiave Atletica Vicentina Frattin Auto Alessandro Pino resta in panchina per la 4×100. Da parte della Federazione non sono giunte motivazioni formali o informali sulla scelta di escludere dai titolari il vicecampione italiano junior dei 60 metri indoor e dei 100 metri outdoor (in entrambi i casi l’oro è andato al veronese Galbieri che ben si è comportato nei 100 metri a Barcellona). Un’esclusione che sicuramente non agevolerà il crono del quartetto azzurro la cui composizione vede ben due atleti inferiori come prestazioni allo sprinter arancione.