Bellò si riconferma sul trono degli 800
La terza ed ultima giornata dei campionati italiani assoluti al coperto si chiude con i due ori conquistati da Ossama Meslek (AV Brazzale) nei 3000 e da Elena Bellò (Fiamme Azzurre/AV Brazzale) negli 800. Meslek ha scelto di gareggiare unicamente nei 3000, rinunciando ai 1500, data la presenza annunciata di avversari di un certo spessore che hanno rinunciato all’ultimo per problemi fisici. Data la loro assenza, l’obiettivo era quello di provare a portare a casa il primo titolo italiano assoluto. Meslek ha seguito Mattia Padovani (Atl. Lecco) e, all’inizio dell’ultimo giro, ha cambiato passo andando via in progressione per poi chiudere in 8’15’24. Al coperto l’atleta di origini marocchine, residente a Leeds in Inghilterra, vanta un primato di 7’58 e, nella passata edizione, ha collezionato la doppietta tricolore tra gli under 23 nei 1500 e nei 3000. Vittoria di autorità quella di Bellò negli 800, disciplina in cui si presentava come campionessa uscente. Per l’atleta di Villaverla, di stanza a Trento per studio, la strategia tattica di mettersi fin da subito al comando evitando i rischi di gare tattiche le ha permesso di aggiungere un altro titolo assoluto al suo palmares riuscendo, nel finale, a respingere l’attacco della compagna di club Elisa Coiro.
Nel triplo femminile il tutto si decide al penultimo salto: Ottavia Cestonaro (Carabinieri), virtualmente terza, atterra a 13m56, balzando al comando della gara ma l’avversaria Francesca Lanciano trova il balzo vincente e ritrova la prima posizione con 13m57. Nell’ultimo salto a disposizione la situazione resta invariata. Bella prova nella finale dei 60 metri per Margherita Zuecco (AV Brazzale) che finisce quinta con il nuovo primato personale al coperto di 7″46. Si ferma alle batterie dei 60 la compagna di squadra Francesca Todescato che corre in 7″61.
Quinto posto per il campione italiano assoluto all’aperto degli 800 Enrico Brazzale (AV) che ha dovuto fare i conti nelle ultime settimane con l’influenza che ha influenzato i riscontri cronometrici. Il mezzofondista di Carrè conclude al quarto posto in 1’51″45 la serie con i migliori accrediti dominata dal marchigiano Simone Barontini che imposta la gara subito su ritmi elevati andando a chiudere in 1’48″63. Brazzale si difende ma nel finale non riesce a recuperare terreno. “Oggi ho provato a partire forte- racconta il mezzofondista- e a tenere nonostante nonostante soffra molto le partenze molto forti. Gli altri però si sono dimostrati più forti e, nel finale, non sono riuscito a chiudere bene. Speravo di fare meglio nelle indoor però ho imparato molto. Nonostante tutto ho migliorato il mio primato in sala e sono fiducioso per la stagione all’aperto”. Michael Tumi (Fiamme Oro/AV Brazzale) si ferma alle semifinali dei 60 (6″90) dove aver corso le batterie in 6″86, dopo aver ripreso, da sole tre settimane, ad allenarsi bene dopo lo stop forzato a seguito di un’operazione alla caviglia. Lo stesso giorno, sei anni fa, realizzò proprio qui ad Ancona il primato italiano di 6″51, oggi è stato importante esserci, rompere il ghiaccio per ritrovare le sensazioni di gara pensando alla stagione outdoor. Sempre nei 60 Stefano Quarshie corre in batteria in 6″90. Nel triplo Francesco Battistello è dodicesimo con 14″13.