L’AV Brazzale si complimenta con i suoi atleti, Enrico Brazzale, Francesco Battistello e Beatrice Fiorese, che conquistano successi non solo in pista in questo anno così particolare. Il mezzofondista Brazzale si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Padova con il massimo dei voti. Ha svolto un lavoro di tesi in diritto civile che verteva sul “patto di famiglia”, ovvero un particolare contratto successorio utile nelle imprese di famiglia. Ora l’ottocentista, campione italiano assoluto 2018, sta cercando uno studio a Padova in cui svolgere la pratica forense, che dovrebbe occuparlo per i prossimi 18 mesi. Dal punto di vista atletico, da ottobre ha cambiato tecnico e gruppo di allenamento e si sta allenando a Mestre con Natascia Meneghini (che peraltro è stata anche sua compagna di allenamento fino a qualche anno fa). “Dal momento che negli ultimi anni- spiega il dottore- mi ero allenato praticamente sempre da solo volevo trovare un gruppo stimolante. Lí siamo una decina di mezzofondisti di varie età e livello, e mi sembra stiamo lavorando bene. Ovviamente vista la situazione covid non ho nessun piano preciso a livello atletico, spero solo si possa fare qualche indoor anche solo per sondare se la preparazione stia andando nel verso giusto”.
Il consigliere e specialista di salto triplo Battistello ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria dell’innovazione del prodotto presso il Dipartimento di tecnica e gestione dei sistemi industriali di Vicenza dell’Università di Padova, dopo la triennale in Ingegneria meccanica. La sua tesi si è concentrata sullo studio di un nuovo processo produttivo per laminati in lega di alluminio ed è stata svolta in collaborazione con Danieli Officine Meccaniche Spa di Udine.
Il terzo alloro arancione porta la firma della saltatrice Beatrice Fiorese che si è laureata in Scienze Sociologiche all’Università di Padova con una tesi dal titolo “L’attività sportiva come prestazione lavorativa: una ricerca qualitativa con atleti militari che praticano atletica leggera”. Nella sua ricerca ha indagato in che modo e in quale misura la pratica sportiva può essere considerata un lavoro a tutti gli effetti. Da qualche tempo Fiorese, argento ai Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino, si allena in caserma a Roma dove ha trovato nuovi stimoli ed è al lavoro per la prossima stagione con la speranza di tornare a gareggiare presto dopo anni un po’ sfortunati a causa di problemi alla schiena.