Un piccolo omaggio allo specialista degli ostacoli, eroe di Brasilia
Matteo Beria
Folate di vento fresco sulla fronte
rigettano i capelli scomposti dalla riga,
palla a rimbalzo lungo la corsia
lineare e fluida come una poesia
che coordinata, pur nella fatica
insieme coniuga metrica e fantasia.
Il tocco recita nel volto e nel cervello
i passi danzano, con leggeri rintocchi,
mentre si sfila, esibizione del bello,
il film dell’armonia, una gioia per gli occhi.
D’aria il cuscino etereo l’accompagna
lo stile incarna un verde di campagna.
Soffia la brezza sfiorando le barriere,
la gioia di Matteo è tutta nel contagio
che tutto prende chi lo sta a vedere
sentendosi partecipe nell’essere a bell’agio.
La gratitudine di un tal partecipare
è un versamento sul conto “simpatia”
che irresistibile non può che scaturire
dal condividere quella sua magia.
Vicenza, 7 aprile 2012