La quattrocentista di AV Frattin Auto, reduce dal raduno di Formia, si racconta
Per Laura Marotti è un momento meraviglioso. La quattrocentista allenata da Umberto Pegoraro ha partecipato al suo primo raduno a Formia e sta raccogliendo risultati sorprendenti con la maglia dell’Atletica Vicentina Frattin Auto. Nel 2013 ha ottenuto il terzo posto ai campionati nazionali universitari, il quinto ai campionati italiani promesse, l’undicesimo (con tanto di personale) nella prova individuale e il quarto con la staffetta 4×400, festeggiando il record di società, ai tricolori assoluti. Nel 2014, Laura Marotti è stata vicecampionessa italiana nella rassegna di categoria.
Come si è svolto il raduno?
«È stata un’esperienza molto bella e istruttiva. Il raduno è durato sei giorni, dal lunedì al sabato, e sono stata seguita da Riccardo Pisani (l’ex allenatore di Libania Grenot e tecnico che si occupa delle staffette 4×400). Mi sono allenata con altre tre ragazze della categoria promesse(la prima e la terza dei campionati italiani indoor 2014 e la campionessa italiana outdoor 2013).
Quale programma hai seguito?
«Lunedì ho lavorato sulla velocità, martedì sui balzi, mercoledì è stato il giorno dedicato al lattato con Chiara Bazzoni, la campionessa italiana assoluta. Giovedì mattina abbiamo svolto alcuni test di forza e piedi e abbiamo proseguito con gli allunghi tecnici. Venerdì allenamento aerobico, sabato mattina allunghi tecnici sui 100 e un 500 per chiudere in bellezza».
Cos’hai portato a casa da Formia?
«Ho avuto la possibilità di confrontarmi con le mie coetanee e vedere quali sono i miei punti di forza e quali invece sono gli aspetti su cui bisogna lavorare. Ho potuto osservare da vicino gli allenamenti delle big, poiché il raduno era riservato alle categorie promesse e assoluti, e allenarmi con un allenatore diverso dal solito: questo mi ha fatto riflettere di più su quello che stavo facendo (si fa più attenzione alle correzioni fatte da una persona estranea)».
La tua esplosione è avvenuta in età abbastanza matura. Hai 22 anni, di solito è più semplice andare forte in età adolescenziale…
«In effetti mi sono resa conto di aver ottenuto risultati molto più tardi rispetto ad altre mie coetanee, ho infatti iniziato ad andare forte il secondo anno della categoria promesse. Credo che questo sia dovuto al fatto che ho iniziato molto tardi a prendere l’atletica seriamente. E poi sono cresciuta molto lentamente, per essere una donna mi sono sviluppata tardi e per avere una struttura fisica forte ho dovuto attendere i 19-20 anni».
Con chi ti alleni durante la settimana?
«Il mio gruppo di allenamento è formato da Francesco Cappellin (Aeronautica Militare), Valentina Reginato, Francesco Girotto, Michele Meridio, Enrico De Monte(Fiamme Oro), Gloria Hooper (Forestale), Chicco Tarussio e Giulia tessaro (Fiamme Oro). Sono compagni fantastici e devo dire che se anche mi alleno con molti professionisti l’allenamento non è mai pesante e le risate sono garantite. Mi sento in dovere di ringraziare tutti loro per questo e anche perchè il clima ha contribuito ad aumentare la mia passione per l’atletica. Naturalmente il grazie principale va al mio tecnico Umberto Pegoraro».
Il tuo impegno, naturalmente, non è focalizzato soltanto sull’atletica.
«Studio ingegneria dell’informazione a Padova. Sono al terzo anno e anche se ho qualche esame indietro conto di laurearmi l’anno prossimo. Nel biennio della magistrale mi piacerebbe studiare bioingegneria».
Che obiettivi hai per la stagione all’aperto?
«Vorrei stabilire il nuovo record di società e migliorare quindi il 55”41 della nostra capitana Aida Valente. Mi piacerebbe ottenere un buon piazzamento ai campionati italiani promesse e ottenere il minimo di partecipazione ai campionati italiani assoluti. Poi c’è un obiettivo più grande».
Quale?
«Partecipare con la staffetta 4×400 ai Giochi del Mediterraneo under23».
Vuoi ringraziare qualcuno in particolare?
«Il mio ex allenatore Lorenzo Zoccante e quello attuale che mi sopporta tutti i giorni, i miei compagni di allenamento e quelli di università (Arianna e Mattia) che mi tengono aggiornata e mi passano gli appunti. Infine i miei genitori: a volte ci credono più di me».