Il Presidente AV sta curando per la Federatletica un progetto speciale per l’Olimpiade
La mezzofondista fa parte del primo gruppo di atleti guidati da Stefano Baldini chiamati a sperimentare il contesto brasiliano verificando le condizioni climatiche e di adattamento
Ha preso il via il progetto “Coloriamo d’azzurro il cielo di Rio” ideato dalla Federatletica italiana, sotto l’egida del Coni, per costruire nel migliore dei modi l’avvicinamento della spedizione azzurra ai Giochi Olimpici di Rio che si svolgeranno nel mese di agosto del 2016. Dall’1 all’11 agosto un primo gruppo di atleti guidati dal DT giovani della nazionale Stefano Baldini si trovano a San Paolo per sperimentare le condizioni di adattamento al contesto brasiliano.
Della spedizione fanno parte anche il presidente di Atletica Vicentina Frattin Auto Christian Zovico e la mezzofondista Federica Del Buono, in forza al Gruppo Sportivo della Forestale oltre che per gareggiare per i colori della compagine vicentina per i campionati societari. Zovico è stato individuato dal presidente Fidal Alfio Giomi per curare un progetto speciale Fidal finalizzato ad abbinare alla parte tecnica un percorso culturale per legare idealmente la spedizione azzurra ai quasi trenta milioni di brasiliani di origine italiana su un totale di duecento (la più vasta popolazione italiana residente fuori dalla penisola) oltre ai numerosi enti e associazioni interessate al fronte italo-brasiliano. Progetto che ha fatto parte del programma elettorale dell’attuale numero uno dell’Atletica italiana eletto nello scorso dicembre e che trova nel presidente AV una persona capace di relazionarsi nel contesto brasiliano in virtù delle sue attività professionali che lo legano proprio al Brasile. La Del Buono fa parte del primo gruppo di atleti – quattro mezzofondisti e due marciatori – che stanno svolgendo un lavoro tecnico monitorato da un staff sanitario. Esperienza più che positiva per la Del Buono che sta finalmente trovando la strada per uscire dal grave infortunio che l’ha colpita ai primi di maggio sotto la guida di Baldini e della fisioterapista Iacobucci.
Il primo stage si tiene nella città di San Paolo presso il Centro Sportivo dell’Università di San Paolo (CEPE – USP). Lo stage persegue finalità sia tecniche sia culturali. Sotto il profilo tecnico i sei atleti convocati che hanno età comprese tra i 18 e i 21 anni – praticanti specialità di mezzofondo e marcia nelle quali hanno già conseguito importanti riscontri in sede nazionale e internazionale – sono assistiti da uno staff tecnico e medico. Durante lo stage oltre agli allenamenti si effettuano numerose verifiche tese a comprendere le necessità di adattamento fisiologico e agonistico. Dati, raccolti tramite test in campo con accertamenti fisiologici e mediante questionari, che saranno poi utilizzati per la programmazione dell’avvicinamento degli atleti olimpici -che saranno convocati dal CONI di concerto con le varie Federazioni – al contesto su cui andranno a cimentarsi nel 2016.
Sotto il profilo culturale l’obiettivo è quello di organizzare – durante la permanenza a San Paolo – incontri con Enti e Associazioni attivi sul fronte dell’asse italo-brasiliano per presentare questa particolare esperienza come occasione di ulteriore legame tra il Brasile e l’Italia. Scopo a cui si collega l’incremento dell’interesse dei brasiliani di origine italiana nel sostenere dal punto di vista sportivo anche gli atleti azzurri che avranno l’onore di prendere parte all’Olimpiade di Rio.
Il primo incontro ufficiale si è svolto lunedì 5 agosto presso il Centro Sportivo dell’Università di San Paolo (83.000 studenti e tutte le facoltà strutturate al suo interno a partire da quella di medicina tra le più qualificate a livello mondiale). Presente anche una delegazione della Confederazione brasiliana di Atletica con cui si sta dialogando per un gemellaggio con la Fidal. Previsti anche incontri con il Consolato italiano a San Paolo e con la Camera di Commercio Italo-Brasiliana.